Amuse, acronimo di Augmented museum, è un progetto di ricerca e sviluppo realizzato da Komedia s.r.l in partnership con le società Inera s.r.l, Contalegis s.r.l. e l’Università telematica Pegaso. Il progetto è finanziato nell’ambito del POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 ASSE I – PROMOZIONE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE con obiettivo di ricercare e sperimentare nuovi strumenti avanzati per la creazione e gestione di tecnologie alla fruizione dei beni custoditi nei musei, con particolare riferimento alla Aumented e Virtual Reality ed alle tecnologie di riconoscimento visuale multipoint e tracking visual.
I settori in cui si concentreranno le attività di ricerca industriale sono principalmente quelli della “computer vision” con particolare interesse all’uso di tecniche di riconoscimento, localizzazione e tracking, applicate ai contesti di “augmented reality”.
Il progetto, che si rivolge principalmente alle figure professionali operanti in ambito museologico e museografico (curatori di mostre, funzionari museali, esperti di discipline artistiche, artisti) ma anche a soggetti pubblici e privati attivi nel settore (associazioni, fondazioni e impiegati nel settore dei beni culturali idonei a svolgere questa attività), si pone l’obiettivo di mettere a loro disposizione una piattaforma che, grazie alla combinazione tra software di largo utilizzo e tecnologie di ultima generazione tra cui Augmented reality e Computer vision, fornisca strumenti di editing intuitivi, utili a creare contenuti scientifico – didattici di grande qualità e impatto comunicativo.
L’obiettivo è quello di fornire una piattaforma software che implementi le funzionalità descritte, fornendo allo stesso tempo al personale delle istituzioni culturali e turistiche un’interfaccia di semplice utilizzo che consenta agli utenti di gestire simultaneamente contenuti semplici e complessi (es. virtual reality), all’utente inoltre sarà offerta la possibilità di decidere il modello di applicazione più adatto alla natura del luogo di loro competenza (museo, area archeologica, borgo antico…) e al target di utenti a cui è destinato (turisti, ipovedenti, non – udenti).
Tutto ciò garantirà al proprietario di un museo o di un luogo della cultura una maggiore autonomia ma anche un notevole alleggerimento dei costi relativi al processo di implementazione tecnologica, al turista invece sarà offerta un’ esperienza di visita nuova e immersiva.